Vittoria dei lavoratori contro la decisione della Sigma Tau di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria: il 31 marzo il Tribunale di Roma, sezione lavoro III, ha reso noto il dispositivo della sentenza pronunciata dal Giudice Irene Ambrosi, che ha condannato l’azienda farmaceutica a risarcire 7 dipendenti, che avevano fatto ricorso contro il provvedimento di CIGS, della differenza tra quanto percepito attraverso gli ammortizzatori sociali e quello che sarebbe dovuto essere lo stipendio pieno per tutta la durata della prima cassa integrazione, oltre alle spese legali. Ma questo, per i lavoratori a riposo forzato, è solo l’inizio: sono infatti già state depositate le istanze contro il secondo provvedimento di cassa integrazione, quella ancora in corso: qualora anche in questo caso i giudici dovessero dare ragione ai dipendenti, potrebbe scattare il reintegro immediato in azienda. “E’ con grande piacere – hanno scritto alcuni lavoratori rivolgendosi ai colleghi – che vi comunichiamo un’importante vittoria di 7 colleghi presso il Tribunale di Roma, nel ricorso verso la Sigma-Tau per la I° CIGS. Il giudice, con una pesante sentenza (anche in termini di spese legali a cui è stata condannata Sigma Tau) ha riconosciuto “ l’illegittimità della sospensione in CIGS comunicata ai ricorrenti”. Questa è stata la prima sentenza, per di più vittoriosa, di un ricorso con rito ordinario presso il Tribunale di Roma; rappresenta anche un importante precedente, vista la mole di ricorsi pendenti in questo tribunale (anche per scelta strategica di Sigma Tau di accentrare a Roma tutte le cause)”.
Le cause vinte, così come la maggior parte di quelle in corso, sono state seguite dal professor Antonio Pileggi. “La vittoria ottenuta – ha commentato il legale – è stata una importante tappa, perché finalmente i Giudici cominciano a dar ragione ai lavoratori e dichiarare illegittima la CIGS 2012, richiesta per crisi aziendale”. Crisi aziendale sempre contestata dai lavoratori oggetto del provvedimento, riuniti in un Comitato, che ora, dopo aver saputo della sentenza, dichiarano: “ Dobbiamo, ancora una volta, ringraziare il Prof. Pileggi per la ferma linea che ha voluto intraprendere, con grande coinvolgimento anche personale, e per l’empatia, il sostegno e lo sprono che ci ha infuso a non mollare mai, anche quando arrivavano notizie certamente non favorevoli a noi. La Sardegna per prima, la Campania poi, ed ora il Lazio (in una settimana le vittorie di Rieti e Roma) ci fanno dire che i Giudici di tutta Italia cominciano a capire come sia surrettizio e fraudolento l’operato di una certa classe imprenditoriale, che vuole far pagare i costi dei propri sbagli o della propria ingordigia allo Stato, liberandosi dei lavoratori. Il Comitato non si ferma, e continuando a dare il massimo sostegno a tutti in tutte le vertenze in atto, proseguirà con le azioni intraprese, e con altre ancora per dimostrare, al di là delle mere soddisfazioni personali, come questa sia una sacrosanta battaglia per la giustizia sociale e per la dignità di ogni singolo lavoratore”.
Scritto da Direttore il 3 aprile 2014. <